DIPINTI
DIPINTI
Metamorfosi / olio su tela, cm 150x120
PITTURA COME DIVERSITA’ DELLA PERCEZIONE E DELLA VISIONE
La pittura di Gianpietro Moretti, oscillante tra l’onirico e il surreale, si colloca in un irrealismo narrativo dei due cicli della Metamorfosi e dei Vulcani.
Nelle prime predominano composizioni intricate di panneggi, di stracci e di figure come in Tunnel, grande trittico, in cui una struttura verde circolare simboleggia una condizione esistenziale di ossessiva claustrofobia che prelude all’intricato avvio al cambiamento.
Anche in Vulcani il messaggio rimanda, con gli esseri che raffigura, a mondi non terreni, a simbolici luoghi dello spirito, in cui un’umanità controllata forse dalla propria coscienza si sottopone ad una pena di Tantalo per svincolarsi dalla propria segregazione e per uscire dall’immutabilità delle situazioni.
in entrambi i periodi il linguaggio è quello artificioso della diversità della percezione e della visione surrealista, così al simbolico “statico” corrisponde il segnico “dinamico” della narrazione visiva allegorica e fantasmatica.
L’artista, pur non liberando completamente in questa fase le sue emozioni, raggiunge per la forza dei colori, verde intenso e rosso sangue, un’intensa comunicazione espressiva.
Anna Maria Di Paolo
Vulcanico / olio su tela, cm 200x150
Tunnel / olio su tela, cm 160x330
L'orologio / olio su tela, cm 100x100
La santità dell'amore
Desiderio di un bacio / olio su tavola, cm 194x100
Il cielo / olio su tavola, cm 194x100
Nudo nello studio / 1988, olio su tavola, cm 150x165
Quiete alla finestra / 1991, olio su tavola, cm 90x114
Sasso e ramo di edera
olio su tela, cm 100x100
Croce con figure / olio su tavola ritagliata, cm 110x110
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