Artista
Gianpietro Moretti è nato a Brescia nel 1955. È pittore e scultore: pittore per elezione, s’è infatti diplomato in pittura all’Accademia di Brera, ed è scultore per l’apprendistato nel laboratorio del padre, lo scultore Ersilio, da cui, dipingendo, voleva forse rendersi artisticamente autonomo.
Uno sguardo d’assieme alla sua ricerca artistica rivela uno sviluppo organico poiché vi coesiste la stessa “concezione del mondo” che si materializza nei due linguaggi della scultura e della pittura a secondo della sua condizione d’animo. È dunque il suo, un desiderio di comprensione del senso misterioso della vita e di una rinascita attraverso la materializzazione delle sue opere.
L’artista, di deciso temperamento artistico, riservato e appartato come persona, dipinge e scolpisce parallelamente senza essere mai ripetitivo e realizza opere di forte impatto emotivo che rende non contingenti anche quando sono dettate dalla committenza. Espone tuttavia con moderazione i suoi lavori preferendo rinnovare continuamente la sfida con se stesso nel suo laboratorio dove si confronta con varie esperienze figurative e con vari materiali di cui ha dato prova di competenze notevoli.
Nella sua ricerca ritornano costanti le simbologie dei contrari: maschile e femminile, pieno e vuoto, positivo e negativo, yin e yang, ombra e luce come principi costitutivi dell’universo e anche come “segni” della loro complementarietà. Le sue opere di una figurazione non naturalistica, sono “forme” modellate con sapiente abilità e con simbologia di vita, dove emerge tutta la sua controllata abilità.
Tra le opere pubbliche sono da ricordare il “Monumento ai Caduti di Rezzato che ha realizzato da giovanissimo nel 1976; Monumento per gli infortuni sul lavoro in bronzo, a Lumezzane 1977; Pietà ai caduti di tutte le guerre, in bronzo, a Lumezzane 1979; Madonna del cavatore in marmo, a Botticino 1982; Madonna del minatore in marmo, a Berzodemo 1983; pala d’altare di Canossa, Bedizzole, 1989; Tondo Naghdi, in marmo, alla Piramide Cestia di Roma 1993; altare e amboni in marmo nella chiesa parrocchiale di Misinto (Mi); Ritratti dei benefattori coniugi Baiguera, dipinti su tela nella quadreria Spedali Civili di Brescia 2000; Busto Arturo Benedetti Michelangeli, in bronzo, Teatro Grande di Brescia 2001; Sculture per il gemellaggio Mazzano – Saint Germain des Fosses 2003; Monumento Pietro Boifava, in marmo, Serle 2004; Bassorilievo con figure per il Monumento vittime del terrorismo, in marmo, Rezzato 2008; Angelo Annunciante, in gesso, centro sociale di Mazzano 2009; Altorilievo S. Lorenzo con sei figure, in marmo, Parrocchiale di Nuvolera 2010.
Numerosi sono i busti in marmo e bronzo nelle collezioni private e pubbliche, a Monza, a Benevento, a Roma, a Costa Volpino (BG), Parigi e in vari paesi della Provincia di Brescia.
Dal 1999 l’artista realizza installazioni ambientali utilizzando materiali lapidei nobili e di scarto della lavorazione industriale e artigianale del marmo, come riflessione sulla funzione dell’Arte e dell’Artista nel mondo contemporaneo. Si ricordano, nel 2009, in occasione della visita di SS Benedetto XVI a Botticino,
“I cavatori e i marmisti dai primi del ‘900 a oggi salutano il Papa”; nel 2002 di forte impatto emotivo, l’installazione a Brixia Expo “Non solo pietre”; l’impressionante “Pietraxpietra: storia con via d’uscita” che nel 2005 ha visto ben 30 blocchi di Botticino di 300 quintali ciascuno, utilizzati per costruire una spirale ( m. 40x17x8) in cui un centinaio di sculture prendevano vita in una successione di immagini concatenate. Infine è del 2010 la “Scultura ritrovata” allestita in una cava attiva di Botticino, a rappresentare il suo legame con la valorizzazione della cultura e del territorio del bacino lapideo bresciano.
Gianpietro Moretti ha studio e laboratorio a Virle Rezzato (BS) in via Don Landi 3 tel. 338 3946437
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